Qual è lo champagne più costoso al mondo? Tra annate storiche e bottiglie da collezione per veri intenditori e appassionati
Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Krug. Qual è lo champagne più costoso e come conservare queste bottiglie così pregiate in casa?
Lo champagne, anche chiamato nettare degli dèi, rappresenta l’emblema del lusso e dei festeggiamenti per eccellenza. Prodotto in origine in Francia, da Grandi Maison ormai famose in tutto il mondo, questo delizioso liquido ambrato attira da sempre l’interesse di collezionisti e intenditori, elogiato come vino pregiatissimo per la qualità e la ricercatezza di ogni bottiglia.
Bollicine francesi: qual è lo champagne più costoso?
Il costo di una buona bottiglia di champagne non dipende solamente dalla qualità delle materie prime utilizzate, ma anche dalla sua storia e dalle peculiarità che contraddistinguono una bottiglia.
In vetta alle classifiche, tra edizioni limitate e bottiglie di annate storiche, si conquistano il premio degli champagne più costosi:
1. Moët & Chandon: una delle più grandi case produttrici di champagne fondata nel lontano 1743. La loro marca più famosa è Dom Pérignon, il primo in assoluto ad essere definito pregiato.
2. Krug: un altro gigante dello champagne, che si distingue per la qualità di assoluto rilievo del vino e la cura minuziosa di ogni bottiglia.
3. Veuve Clicquot Ponsardin: dal 1772, una delle aziende vinicole di champagne più celebri, che produsse il primo millesimato della regione francese Champagne.
Come conservare Moët & Chandon, Veuve Clicquot e Krug?
Lo champagne è uno dei vini più longevi in assoluto, ma la sua durata è comunque influenzata dai metodi di conservazione adottati, a prescindere dalla casa di produzione. La temperatura e l’umidità sono due elementi fondamentali: il vino, infatti, dovrebbe riposare in un luogo asciutto, al riparo dalla luce, ad una temperatura che oscilla tra i 10 e i 12 gradi.
Quando mettere in frigo lo champagne? Poco prima di consumarlo o subito dopo aver aperto la bottiglia ma non per più di due o tre giorni, altrimenti le bollicine andranno a dissolversi. Inoltre, è importante che le bottiglie siano conservate orizzontalmente per svantaggiare l’ingresso d’aria.
In mancanza di una cantina, la soluzione migliore per conservare professionalmente champagne preziosi è utilizzare una cantinetta per il vino. Per esempio, la Wine Bank 60 Series 7 di Haier riproduce le stesse condizioni di una vera cantina e conserva perfettamente anche la più pregiata delle bottiglie. Grazie al vetro poi, che lascia intravedere le bottiglie, diventa un accessorio perfetto per impreziosire un angolo di casa.
Come capire se uno champagne è ancora buono?
L’annata di produzione e di imbottigliamento sono fondamentali per determinare la qualità e l’autenticità di uno champagne. Per sapere come fare a vedere l’anno delle bottiglie di Champagne è importante leggere attentamente le informazioni riportate sull’etichetta e sul tappo, dove si trova l’anno di produzione. Se conservata adeguatamente, una buona bottiglia di champagne può durare dai 7 ai 10 anni dalla data di acquisto.
: Il favorito tra gli amanti dello Champagne: come bere il Dom Pérignon?
Il Dom Pèrignon è uno degli champagne più amati ed apprezzati dagli intenditori delle bollicine francesi perchè si presta a molteplici abbinamenti con il cibo. Uno dei più classici è sicuramento l’accoppiamento con il pesce, in particolare frutti di mare e crostacei, ma si sposa perfettamente anche con menù a base di carne, come la selvaggina o il maiale. Infine, l’accostamento Dom Pérignon e dolci resta una certezza, in particolare se abbinato a crema chantilly o dolci a base di cioccolato.
Comunque, in qualsiasi modo o occasione, un calice di buon champagne rimarrà sempre un classico intramontabile!